Malnate, 14 dicembre 2009
QUALE FUTURO PER IL TERRITORIO MALNATESE?
Alcune riflessioni sul PGT
Malnate è un comune ad alta densità abitativa. E’ possibile ipotizzarne uno sviluppo che sia ancora sostenibile? Per Legambiente si può, solo se si affrontano e si risolvono alcuni nodi fondamentali:
RISCHIO IDROGEOLOGICO (frane e alluvioni)-In Lombardia sono oltre 900 i comuni, compresi tutti i capoluoghi di provincia, a rischio idrogeologico individuati dal Ministero dell'Ambiente e dall'Unione delle Province Italiane in uno studio del 2003. I dati mettono in luce chiaramente la fragilità di un territorio dove bastano ormai semplici temporali, per quanto intensi, a provocare, nel migliore dei casi, allagamenti e disagi per la popolazione. Come mai per un temporale, certamente di notevole intensità,nel luglio scorso a Varese, si sono registrati alla fine richieste di rimborso danni per 43 milioni di euro? Ormai dovremmo sapere che situazioni di intense piogge non sono più così straordinarie. La cattiva gestione del territorio ha amplificato poi enormemente i pericoli connessi al delicato assetto idrogeologico. Non si possono restringere e cementificare gli alvei dei fiumi e poi stupirsi degli effetti. Lungo tutto l’Olona il quadro è molto critico. Anche a Malnate,nell’area, indicata dal PGT, di trasformazione urbanistica n°1, località Folla (ex Siome) si vuole addirittura permettere un outlet commerciale con un notevole aumento del diritto edificatorio, invece di procedere con più convinzione alla messa in sicurezza delle situazioni a rischio e soprattutto a delocalizzare gli edifici a rischio.
CONSUMO DI SUOLO – Quest’estate Legambiente ha presentato una proposta di legge regionale contro il consumo di suolo. Si vuole ribadire che Il suolo è un bene comune, il cui utilizzo razionale è sancito dalla Costituzione Italiana e dalla normativa internazionale. La proposta di legge ha l'obiettivo di rendere obbligatorio, dovunque possibile, il riuso delle aree dismesse per far fronte ad ogni nuovo bisogno insediativo. Solo quando si dimostra che è inevitabile usare suolo libero, viene imposto l'obbligo di compensare la perdita di valore ambientale, 'costruendo natura' ( compensazione ecologica preventiva) su una superficie doppia a quella consumata, rendendola fruibile alla comunità locale. Con le aree di trasformazione n°8-1 e 8-2, Parco Primo Maggio e C.Colombo, e con l’area della ex Cava Cattaneo, finora destinate a verde e a zona agricola, e rese edificabili con il PGT, e con la costruzione di nuovi edifici scolastici, invece di ristrutturare e ampliare gli esistenti, in che direzione si va?
AREE NATURALI e corridoi ecologici – E’ prioritario salvaguardare le aree naturali, garantendo e promuovendo la biodiversità e i corridoi ecologici. Il PLIS “Valle del Lanza”,istituito da più di otto anni, va esteso lungo l’Olona, in quell’area naturale che, avendo già pagato una perdita di valore ambientale con la tangenziale di Varese e con le opere di difesa idraulica, va salvaguardata e collegata, mediante estesi e ampi corridoi ecologici al PLIS Valle del Lanza ( zona Gere- Folla ex-Siome) da una parte e al PLIS RTO dall’altro.
MOBILITA’ SOSTENIBILE - Sul nostro sito (in www.malnate.org) abbiamo presentato, dopo la pulizia effettuata lungo il percorso del Fugascé, da via Petrarca a viale delle Vittorie nel 2008, ancora oggi chiuso, alcune proposte di percorsi ciclopedonali sul territorio Malnatese. La creazione di percorsi ciclopedonali protetti è indispensabile per diminuire l’inquinamento atmosferico all’interno del paese e per rendere fruibile in modo ricreativo gli ambienti naturali che circondano l’abitato.
Queste le nostre proposte per un futuro sostenibile, in grado di affrontare anche localmente la sfida ai cambiamenti climatici. A livello mondiale, invece, ricordiamo che a dicembre si terrà a Copenhagen la conferenza internazionale sul clima , che ridefinirà gli impegni dei diversi Paesi in relazione alla riduzione delle emissioni dei gas serra.
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